mercoledì 24 febbraio 2016

e che la crisi abbia inizio

stamattina altro test e altro negativo, bianco come la candeggina, seconda linea inesistente anche per la fantasia!
E' andata male, lo sento, anche se ufficialmente il centro mi ha detto di andare a fare il prelievo delle beta sabato mattina, io credo che se fosse, il test sarebbe positivo o almeno una linea fantasma....invece nulla, il nulla!!
Ieri sera sono crollata, mi sono sfogata con una mia amica e ho pianto, tutta la rabbia e la tristezza sono straripate fuori in un mare di lacrime....che imbarazzo....ci eravamo trovate su skype per chiacchierare e invece la tragedia.
Oggi mi sento a pezzi, tanti piccoli pezzi di me che restano uniti per inerzia, ho doloretti pre ciclo, ormai è come se le aspettassi da un momento all'altro, nulla riesce a togliermi la sensazione del nulla dentro.
Mi domando perché io, cosa ho fatto per meritarmi questo, anche oggi ho dei terribili flash back del mio ex lavoro, di come era la mia vita fino a qualche mese fa, se potessi tornare indietro, cercherei di rimediare, anche se forse ci sarebbe poco da fare, se avessi detto la verità al colloquio non mi avrebbe assunta credo...vorrei che le cose tornassero come prima.
Penso allo scenario doppio di sabato, dopo gli esiti degli esami, se negativo di sicuro domenica andrò alla fiera, piccola consolazione, e poi che cosa? Chiamerò il centro per un nuovo appuntamento? E se invece fosse positivo? Non riesco quasi a pensarlo, chiamerei il centro comunque per fissare la prima ecografia e sarei felice: solo a scrivere questa parola mi viene da piangere, io felice? Non ricordo neanche più un giorno prossimo in cui fossi veramente felice....ci sono stati momenti di serenità, ma la vera felicità, quella che ti fa esplodere il cuore, quella è veramente tanto, forse nel 2008 la prima volta a Los Angeles, sulla spiaggia di Malibù, là credo di essere stata davvero felice.
Per assurdo, neppure quando ho scoperto il primo test positivo ero felice, o quando ho firmato il contratto di lavoro, neanche allora lo ero davvero, da quando la depressione si è impossessata di me nel 2012, ho solo imparato a gestirla, a conviverci, ma la sua ombra è sempre con me, il buio è sempre dentro di me, in un angolo, ma sempre lì.
Chissà se un figlio potrà mai scacciare quel buio per sempre, forse il mio destino è quello di non essere più felice.

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