sabato 4 marzo 2017

Nessuno esca piangendo

È il titolo di un libro che ho letto tutto d'un fiato e che mi è piaciuto così tanto che lo rileggerò, nonostante abbia così tanti libri da leggere questo ne vale davvero la pena.
Riporto alcuni passaggi che descrivono con esattezza i miei sentimenti:

"Quando non riusciamo a ottenere qualcosa di importante tutta l'esistenza si coagula su quel solo obiettivo mancato e in quell'imbuto ci lasciamo finire tutto il resto."

È stato così per molto tempo devo dire la verità, ma oggi le cose per fortuna stanno cambiando e c'è il posto per altri obiettivi.

"Eravamo inconsapevoli di questo gioco illusorio che noi stessi avevamo messo in atto, più tardi quando il teatro sarebbe stato impietosamente disvelato ai nostri occhi, avrei difeso quella tremenda e risoluta volontà di farcela."

L'ho difesa tante di quelle volte e vorrei difenderla ancora adesso, ma sento di non farcela più.

"È come se la disperazione lasciasse il posto a un bene superiore, la fine della sofferenza. D'un tratto ci si stacca da se si vede tutto da infinitamente lontano e si capisce. Si vede. Non c'è più spazio per il dolore di cui fino a un istante prima eravamo invasi, e tutte le energie residue si concentrano in quella inaccettabile consapevolezza."

La realtà di oggi: credo che siamo arrivati al capolinea, una lunga corsa ad ostacoli che si sta concludendo senza un posto nel podio.

Oggi è il mio giorno di riposo, ho solo voglia di starmene in pace e riposare.
Tanta è la voglia di staccare la spina da tutto e tutti che mi sono pure cancellata dal gruppo del lavoro, fanculo, devo pure leggere cose di lavoro quando sono a casa....basta non esiste!!!
Oggi pomeriggio ho prenotato per un corso di cucito, due ore nelle quali ho solo voglia di distrarmi e non pensare a niente, nella speranza di non finire come ad ottobre...quando quel corso si era trasformato in un incubo!!
Mi ero svegliata serenamente con tutte le buone intenzioni e poi prima di pranzo ho portato a passeggio Candy e la prima cosa che vedo uscita dal portone di casa è stata una carrozzina con un bimbo dentro che dormiva...vabbè passa questa, cammino qualche metro e da lontano vedo uscire dal portone del condominio un'altra carrozzina con la neonata dei vicini del primo piano...avevo intravisto lei qualche settimana fa mentre andavo al lavoro, stava uscendo con il suo pancione enorme e delle carte in mano...ho pensato stesse andando a fare un'ecografia...nel frattempo lei ha partorito e stava portando la bambina a qualche controllo...mi è salito un nodo in gola spaventoso, ho iniziato a piangere appena girato l'angolo, è stato inevitabile immedesimarsi in quella situazione e provare solo invidia...così il dolore ha preso il sopravvento!!

Voglio arrivare in fondo a tutto questo dolore perché tutto questo dolore non mi venga più a cercare.


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