martedì 27 ottobre 2015

La mia storia

Sono passati 6 mesi e fa ancora tanto male parlarne e così provo a scrivere per cercare di digerire questo immenso magone che ho dentro.
Quest'anno ho compiuto 39 anni e avrei dovuto diventare mamma, invece no, qualcosa è andato male e mi sono ritrovata in un lettino di una sala operatoria a dire addio al mio fagiolino.
Abbiamo iniziato la ricerca circa un anno fa esatto, Filippo ed io siamo insieme da 4 anni abbiamo affrontato un sacco di problemi e abbiamo sempre dovuto rimandare la ricerca della cicogna,
Dopo 3 mesi di tentativi rimango incinta, questo 2015 è iniziato alla grande, a gennaio ho trovato un nuovo lavoro e a marzo scopro di essere in dolce attesa, non potevo volere di più dalla vita.
Il problema è proprio questo, tutto era troppo... la felicità è durata poco più di un mese che ho passato dentro e fuori l'ospedale tra visite ed ecografie e prelievi per le beta, insomma ben presto tutto si è trasformato in un terribile incubo!
Ad ogni ecografia speravo di vedere il mio fagiolino, invece nulla, solo echi embrionali e nessun battito, prelievi ogni due giorni, ma ormai la sentenza era quasi scritta: aborto ritenuto e infatti il 24 aprile mi hanno ricoverata per un'emorragia e il giorno dopo ho subito il raschiamento.
È con la morte nel cuore che continuo a vivere.
Come se non bastasse a fine settembre sono stata licenziata.
Ecco che il meraviglioso 2015 sta per finire nel peggiore dei modi, mi ritrovo senza più nulla sola con la mia tristezza e il cuore pieno di lacrime.
Le lacrime scendono inesorabili e mi bagnano le guance, sale un nodo in gola e non riesco a ricacciare tutto indietro.

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